“Vile, tu uccidi un uomo morto.”
Nel 1530 a Gavinana, sui monti pistoiesi, avvenne lo scontro fra le truppe guidate dal condottiero Francesco Ferrucci al servizio della Repubblica di Firenze e quelle di Fabrizio Maramaldo alle dipendenze degli Spagnoli. Ferrucci, gravemente ferito, fu portato al cospetto del comandante superstite, Fabrizio Maramaldo, un mercenario calabrese a capo dell’esercito di Carlo V, che per vendicarsi delle numerose sconfitte e scherni da lui ricevuti, lo trafisse a morte contro tutte le regole della cavalleria; prima di morire, Ferrucci riuscì a gridargli in faccia le suddette parole che l'accusavano di vigliaccheria, perché infieriva su un uomo incapace di difendersi. In riferimento a quell'episodio, oggi si adopera il verbo maramaldeggiare per biasimare chi approfitta dei più deboli.
Ultime parole prima di morire
30/07/2013 alle 20:52 Valutazione mediaeccellente17Curiosità 19971
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- Dal film: Suicide Squad
- La trovi in Giustizia e Ingiustizia
“Spesso ciò che conviene fa dimenticare ciò che è giusto.”
- La trovi in Uomini e Donne
- La trovi in Menzogna e Sincerità
“C'è gente che pagherebbe per vendersi.”
“Se un pover'uomo sbaglia, e può capitare a tutti, perbacco, c'è sempre una caporale che ne approfitta. Maledetti caporali!”