Frasi di Ugo Foscolo

“Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.”
Ugo Foscolo

“All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?”
Ugo Foscolo

“La beatitudine di sentirsi amato addolcisce ogni dolore.”
Ugo Foscolo

“Una parte di uomini opera senza pensare, una parte pensa senza operare, pochi operano dopo aver pensato.”
Ugo Foscolo

“Sdegno il verso che suona e che non crea.”
Ugo Foscolo

“Il coraggio non deve dar diritti per soverchiare il debole.”
Ugo Foscolo

“L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità.”
Ugo Foscolo

“Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.”

Ugo Foscolo

“Sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna.”
Ugo Foscolo

“Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera!”

Ugo Foscolo

“È meno male non avere leggi, che violarle ogni giorno.”
Ugo Foscolo

“La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire; o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.”
Ugo Foscolo

“Amor fra l'ombre inferne
seguirammi immortale, onnipotente.”

Ugo Foscolo

“Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.”
Ugo Foscolo

“Anche la Speme,
ultima Dea, fugge i sepolcri.”
Ugo Foscolo

“L'uomo dabbene in mezzo a' malvagi rovina sempre; e noi siam soliti ad associarci al più forte, a calpestare chi giace, e a giudicar dall'evento.”
Ugo Foscolo

“Sarei perduto s'io vivessi un solo momento senza di te.”
Ugo Foscolo

“Armonïosi accenti
dal tuo labbro volavano,
e dagli occhi ridenti
traluceano di Venere
i disdegni e le paci,
la speme, il pianto e i baci.”

Ugo Foscolo

“O Italiani, io vi esorto alle storie.”
Ugo Foscolo

“E perchè farci vedere e sentire la libertà, e poi ritorcela per sempre? e infamemente!”
Ugo Foscolo

“Io non so né perché venni al mondo; né come, né cosa sia il mondo; né cosa io stesso mi sia. E s'io corro ad investigarlo, mi ritorno confuso d'una ignoranza sempre più spaventosa. Non so cosa sia il mio corpo, i miei sensi, l'anima mia; e questa stessa parte di me che pensa ciò ch'io scrivo, e che medita sopra di tutto e sopra se stessa, non...” (continua)(continua a leggere)
Ugo Foscolo

“Vi amo. A queste parole tutto ciò ch'io vedeva mi sembrava un riso dell'universo.”
Ugo Foscolo

“Cos'è l'uomo se tu lo abbandoni alla sola ragione fredda, calcolatrice? scellerato, e scellerato bassamente.”
Ugo Foscolo

“Che è mai l'uomo? Il coraggio fu sempre dominatore dell'universo perché tutto è debolezza e paura.”
Ugo Foscolo

“Sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione.”
Ugo Foscolo

“Ma se danza, vedila!
Tutta l'armonia del suono scorre dal suo bel corpo,
e dal sorriso della sua bocca...”
Ugo Foscolo

“A' generosi,
giusta di glorie dispensiera è Morte.”
Ugo Foscolo

“Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.”
Ugo Foscolo

“Ogni lacrima insegna ai mortali una verità.”
Ugo Foscolo

“Ahi! sugli estinti
non sorge fiore ove non sia d’umane
lodi onorato e d’amoroso pianto.”
Ugo Foscolo

“Sente assai poco la propria passione, o lieta o triste che sia, chi sa troppo minutamente descriverla.”
Ugo Foscolo

“Preparami un migliaio di baci, ch’io verrò stasera a succhiarli dalla tua bocca celeste.”
Ugo Foscolo

“Pentimenti sul passato, noja del presente, e timor del futuro; ecco la vita. La sola morte, a cui è commesso il sacro cangiamento delle cose, promette pace.”
Ugo Foscolo

“Io giudice, condannerei tutti i delinquenti: ma io, uomo, ah!”
Ugo Foscolo

“Che abbiamo tutti passioni vane com'è appunto la vanità della vita; e che nondimeno sì fatta vanità è la sorgente de' nostri errori, del nostro pianto, e de' nostri delitti.”
Ugo Foscolo

“Quindi in noi serpe, ahi miseri, un natìo
delirar di battaglia; e se pietose
nel placano le Dee, spesso riarde
ostentando trofeo l'ossa fraterne.”
Ugo Foscolo

“Ma, o figliuolo! l'umanità geme al nascere di un conquistatore, e non ha per conforto se non la speranza di sorridere su la sua bara.”
Ugo Foscolo

“Gli uomini non potendo per sé stessi acquistare la propria e l'altrui stima, si studiano d'innalzarsi, paragonando que' difetti che per ventura non hanno, a quelli che ha il loro vicino. Ma chi non si ubriaca perché naturalmente odia il vino, merita egli lode di sobrio?”
Ugo Foscolo

“ E in te beltà rivive,
l’aurea beltate ond’ebbero
ristoro unico a’ mali
le nate a vaneggiar menti mortali.”

Ugo Foscolo

“I mortali sono naturalmente schiavi, naturalmente tiranni, naturalmente ciechi.”
Ugo Foscolo

“Perch'io cultor di pochi libri vivo.”
Ugo Foscolo

“Le lingue, dove c'è nazione, sono patrimonio pubblico amministrato dagli eloquenti; e dove non è, si rimangono patrimonio di letterati; e gli autori di libri scrivono solo per autori di libri.”
Ugo Foscolo

“Amici da bonaccia, nelle burrasche ti annegano. Per costoro tutto è calcolo in fondo.”
Ugo Foscolo

“L'uomo non gode de' suoi giorni; e se talvolta gli è dato di passeggiare per li fiorenti prati d'Aprile, dee pur sempre temere l'infocato aere dell'estate, e il ghiaccio mortale del verno.”
Ugo Foscolo

“Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.”
Ugo Foscolo

“E noi, pur troppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani.”
Ugo Foscolo

“Così odo i ricchi tacciare di colpa la povertà, per la sola ragione che non è ricca.”
Ugo Foscolo

“Io sono sempre in perfetta armonia con gl'infelici, perchè — davvero — io trovo un non so che di cattivo nell'uomo prospero.”
Ugo Foscolo

“Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito?”
Ugo Foscolo

“Potrò io vedermi dinanzi agli occhi coloro che ci hanno spogliati, derisi, venduti, e non piangere d'ira?”
Ugo Foscolo