Tutte le frasi di Valeria Parrella
- Dal libro: Lo spazio bianco
“Nell'attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato, e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano. Poi riprendere da un punto qualunque, correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida. Vederla crollare di nuovo. Ho speso svariati fine settimana della mia vita in...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ma quale amore
- Dal libro: Tempo di imparare
“La disabilità è una possibilità della vita, e quando ne acquisiamo consapevolezza dopo un poco impariamo a sentirla in maniera naturale, istintiva. Ma l'incapacità di mettersi davanti al problema, questa cosa qui genera l'handicap e rende gli uomini miseri, e io e te figlio, a questa abiezione non ci dovremo mai chinare.”
- Dal libro: Tempo di imparare
- Dal libro: Ma quale amore
- Dal libro: Ma quale amore
- Dal libro: Ma quale amore
- Dal libro: Ma quale amore
- Dal libro: Almarina
- Dal libro: Almarina
- Dal libro: Almarina
- Dal libro: Almarina
“Una tazza da sola sul tavolo della mattina non è un motivo sufficiente per svegliarsi. Napoli sì.”
- Dal libro: Almarina
“Quando ero piccola mio padre mi diceva che non bisogna fissare le persone se litigano, o uno che zoppica, o un ubriaco. Non guardare chi viveva una condizione diversa dalla tua era l'allenamento della borghesia.”
- Dal libro: Almarina
- Dal libro: Almarina
- Dal libro: Mosca più balena
“Divido l'appartamento con una Forza che mi proibisce di essere puntuale. La sua abilità sta nell'assumere sempre nuovi aspetti: ultima telefonata, articolo di giornale sfuggito, calzini abbinati male, malessere, ripensamento.”
- Dal libro: Mosca più balena
“Tutto quello che vivo e vedo mi sembra importante perchè è vero nello stesso mondo in cui c'è una persona che mi piace. Anche le tubature scoperte di questo quartiere popolare nel quale io ogni giorno faccio la precaria sono tragicamente utili e oggi, almeno oggi, hanno un contraltare di bellezza in lei. ”
- Dal libro: Mosca più balena
“Non ho mai avuto una festa a sorpresa: credo di non averne mai dato il tempo a nessuno. Per paura che passasse inosservato qualcosa di importante per me, ho sempre annunciato con largo anticipo i programmi dei festeggiamenti. E ho festeggiato sempre, anche quando non avrei voluto; per la paura che scomparire agli altri significasse scomparire...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Mosca più balena
“Col motorino dove si può arrivare? Il pomeriggio al bosco, la sera al mare. E io non voglio andare oltre: io voglio restare e aspettare. Voglio essere quella che si chiama dagli aeroporti quando si mette il primo piede a terra, quella che si chiama all'uscita dell'autostrada. Quella che solleva il ricevitore e si sente dire: tra quindici minuti...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Mosca più balena
“La depressione dà i suoi segnali di ritirata in questo modo, ti lascia ritrovare i particolari: per quanto mi riguarda, se riesco ad accorgermi di una foglia gialla, di un parassita nuovo, allora il peggio è passato.”
- Dal libro: Lo spazio bianco
“Con le cose buone della vita io non ero mai stata indulgente. Forse credevo di più alle sconfitte, sapevo affrontarle meglio: erano come le temevo, cioè come le avevo immaginate. Intorno alle cose buone facevo dei lunghi giri larghi tenendo sempre gli occhi altrove.”
- Dal libro: Lo spazio bianco
- Dal libro: Lo spazio bianco
“Vivere la giornata, sperare nel futuro. Per me era impossibile, non avevo pratica.”
- Dal libro: Lo spazio bianco
“Non sono buona ad aspettare. Aspettare senza sapere è stata la più grande incapacità della mia vita.”
- Dal libro: Tempo di imparare
“Siamo una famiglia di disabili: è come i pellerossa, ne basta uno della tribù che prendono tutti gli stessi segni, io sono disabile, la mamma di Arturo è disabile, i nonni sono disabili, e anche il Botanico, vedi quel signore là che sta fumando fuori dal balcone? È un nostro caro amico, conosce Arturo da quando è nato, così, è disabile anche lui.”
- Dal libro: Tempo di imparare
“Invece voi arrivate, figli, frecce incomprensibili verso chissà quale bersaglio, e nel vostro tragitto, come attraverso le dodici asce allineate che infilò Odisseo nella lunga sala, ci costringete a guardare dove forse non avremmo guardato mai. E questo fa male anche a quelli, tra noi, più adulti e forti. Perfino a quelli che si dicevano pronti.”
- Dal libro: Tempo di imparare
“La sofferenza si annida nella bellezza.”
- Dal libro: Tempo di imparare
In evidenza