In archivio 732 aneddoti
L'ambasciatore d'Austria chiese un giorno a Fossombroni, l'aretino ministro ai tempi del Granducato di Toscana, il pagamento immediato di trecentomila scudi che il Granducato di Toscana doveva all'Austria. "Eccellenza - disse il Nostro - penso che si dovrebbe discutere tra noi se questa somma vi sia realmente dovuta, ma sarebbe tempo perso, per... (continua)(continua a leggere)
“Un mattino, verso la fine del secolo scorso, Re Nicola del Montenegro decise di verificare in che misura le sue guardie del corpo fossero adulatrici o ipocrite. Schierandoli in fila su di un prato, vicino alla sua reggia, il Re prese la pistola e sparò in alto, in direzione di un'aquila, che in quei tempi era un uccello molto presente in...” (continua)(continua a leggere)
Secondo un antica leggenda, l'indiano Sissa, inventore degli scacchi, rispose al suo re che compiaciuto gli aveva chiesto quale ricompensa desiderasse: "Mi accontento di poco, sire; desidero avere un chicco di grano per il primo quadrato della scacchiera, due chicchi per il secondo, quattro chicchi per il terzo, otto per il quarto e così via... (continua)(continua a leggere)
“Un giovane autore una volta, viaggiando tra Milano e Roma, si trovò seduto per caso davanti a Giancarlo Vigorelli al quale aveva mandato il suo primo romanzo. Aveva quasi deciso di presentarsi, quando vide che il critico toglieva dalla sua valigia un libro appena apparso, lo sfogliava, lo leggiucchiava e dopo aver scosso la testa lo gettava dal...” (continua)(continua a leggere)
“Lo scrittore Goffredo Parise ebbe modo una volta di frequentare il pittore Filippo de Pisis e di vederlo altre volte a Venezia e di conoscerlo, per mezzo di Carlo Cardazzo, un noto gallerista. Un giorno lo vide proprio con Cardazzo: litigavano e dapprima Parise stentò a capire il perché del litigio. Si trattava di questo: erano stati insieme...” (continua)(continua a leggere)
“Un pedante molto migliore della sua fama fu Basilio Puoti, letterato napoletano, che aprì a sue spese, nella sua città, una scuola gratuita. Ma più che per questa benemerenza, è ricordato per la sua intransigenza in fatto di purità della lingua, che ne ha fatto il prototipo dei pedanti. Si racconta che, mentre alcuni amici si lamentavano per le...” (continua)(continua a leggere)
“A Vittorio Emanuele Orlando, il 'presidente della vittoria' della prima guerra mondiale, insigne giurista, nobile figura di antifascista, scomparso nell'ormai lontano 1952, capitava assai spesso di lasciare la bottega aperta, come si diceva una volta. E allora s'era stabilito un accordo tra lui e sua moglie: quando donna Rosina si accorgeva, in...” (continua)(continua a leggere)
“La famiglia di Bartolomeo Bosco, che sarebbe diventato il più famoso prestigiatore italiano di tutti i tempi, dalle nobili tradizioni militari, non volle tener conto della naturale predisposizione di Bartolomeo per l'arte magica e, come si conveniva a tutta la genia maschile, lo avviò alla carriera militare facendolo partire ancora giovanissimo...” (continua)(continua a leggere)
“Nel 2006, durante il discorso di accettazione del Premio Nobel, prendendo le mosse da un aneddoto autobiografico, Orhan Pamuk disegna una mappa della condizione esistenziale dello scrittore. Un paio d'anni prima di morire, suo padre gli affidò una valigia piena di taccuini e altri manoscritti che aveva accumulato nel tempo, soprattutto da...” (continua)(continua a leggere)
“Un uomo che aveva passato la sua vita sui libri provava gelosia per Nasreddin Hodja che gli sembrava usurpare la sua posizione di sapiente. Per metterlo alla prova, gli invia una lista di quaranta domande in cui già il solo enunciato presuppone grandi conoscenze. In una lettera di accompagnamento egli prega Nasreddin di rispondere a ciascuna di...” (continua)(continua a leggere)
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